L’ultimo tradimento ai lavoratori fatto dai sindacati unitari

Si erano offerti, da sé stessi, di sostenere, anzi, e hanno persino sollecitato il Governo, tradendo il loro fine istituzionale, di imporre – di fatto – un lasciapassare per recarsi al lavoro.

Ora, una delle due: o i sindacati dovrebbero tutelare, rispettare e far rispettare i diritti di scelta dei lavoratori, anche in ambito sanitario, per quanto attiene alla loro persona, o non hanno né tale dovere né tale diritto. Se non hanno diritto, perché parlano? Perché fanno di questi solleciti? Se, invece, hanno diritto e dovere, perché sposano in pieno la visione, chiaramente ideologica e non fondata, di natura politica e di alta economia e finanza e non sanitaria, che il Governo italiano? Perché appoggiano un Governo che, con estrema sfacciataggine, riprovevole ipocrisia, incostituzionalità reale (anche se, ovviamente, non ammessa) e spietatezza inaudite continua a propalare, come velenoso e martellante terrorismo mediatico di obblighi che, di per sé, non esistono? Perché non fa il contrario e, cioè, lo blocca? La risposta purtroppo è chiara!

Così facendo, però, i sindacati, che già sapevamo essere mantenuti dalle fatiche dei lavoratori ma fortemente connessi con le segreterie di questo o quel partito e quindi tutt’altro che super partes, hanno buttato al macero, ulteriormente e probabilmente in modo definitivo, la loro credibilità morale, prima ancora che autorevolezza operativa. Dei loro grandi proclami degli ultimi decenni sono rimaste macerie, sulle quali si vedono gironzolare gli avvoltoi dell’opportunismo e della’alta finanza, alla ricerca di cadaveri per i loro lauti pasti!

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