Momenti particolari della vita umana e animale

MOMENTI PARTICOLARI DELLA VITA UMANA E ANIMALE

Giornata piovosa, dal mattino alla sera. Da: http://wojournals.com/ , ho scaricato queste fotografie:

SCATTI FOTOGRAFICI PRIMA DELLE TRAGEDIA

Da: thttp://wojournals.com/18-last-pictures-taken-moments-before-tragedy.html , ho scaricato queste altre, di un servizio del 16 marzo 2018, intitolato: «18 ultime immagini scattate momenti prima della tragedia». Credito fotografico: Getty Images.

PRIMA DELLA CADUTA. Questa è l’ultima immagine della ragazza. Non è sopravvissuta
L’AGGRESSIONE DI UNA CAPRA. Probabilmente la donna non ha subito un danno irreparabile, ma da allora le è impossibile vedere le capre con calma, ovunque siano
IL MORSO DELL’ANATRA. E’ improbabile procuri la morte, ma perché andare allo zoo e rischiarlo?
LA SORPRESA DEL SURFISTA. Questa è una delle storie più sorprendenti sul surf. Un uomo era fuori per mostrare il suo talento e lo squalo ha attaccato la sua tavola da surf. Sorprendentemente, il surfista è rimasto intatto
FOTO CON RINOCERONTE. Non era così intelligente scattare una foto vicino ai rinoceronti in natura. La bravata si è concluso con gli eroi in ospedale con fratture ossee multiple, che impiegheranno mesi per guarire
CACCIA AL LEOPARDO. È chiaro che ai leopardi non piace che qualcuno li cacci. L’eroe in questa foto probabilmente non userà mai la sua pistola; la ragione? La mancanza di alcune parti del suo corpo
PRENDI IL MARTELLO! Nessuno sa se l’uomo a destra volesse ferire l’altro ragazzo. Tuttavia, deve essere stata un’esperienza molto spiacevole, anche se non intenzionale
Due sopra: CANI IN SPIAGGIA. L’attenzione… L’uomo della seconda foto non è stato più in grado di avere figli e si dice non sia il più grande amante dei cani
Bravata mortale
GIOCANDO CON IL CANE. Mentre giochi con il tuo cane, assicurati che gli piaccia l’attività e non la consideri una sfida di vita. Per questa donna…

STAMPE ANTICHE (12 DI DÜRER, 2 DI LUCAS VAN LEYDEN E 2 DI ANONIMO)

Dürer, Cristo e un guerriero

Albrecht Dürer, Cristo e un guerriero; da: thttp://www.pierotrincia.it/it/2435/Cristo-e-un-guerriero—Albrecht-Durer.html , ove c’è questa didascalia:
Splendida xilografia del 1511. Misura del foglio cm 22 x 20. Si tratta del frontespizio dell’opera di Albrecht Dürer “La Grande Passione” (Die Grosse Passion), incisa tra il 1496 e il 1510. Questo esemplare è considerato dal Meder la quarta variante di sei (Meder 113 d/f, Bartsch 4), privo del testo presente invece nei primi due stati e nei successivi. Rappresenta la figura del Cristo raffigurato con la corona di spine e le stigmate, che siede davanti ad un guerriero. Ai piedi del Cristo sono presenti gli strumenti del supplizio come il cilicio e la frusta. Esemplare in complessive buone condizioni, stampato nel 1580 (quarta variante di sei), presenta un evidente restauro nella parte centrale sulla sinistra del volto di Cristo, lungo circa 5 cm, rinforzato l’angolo superiore destro. Su carta vergata dell’epoca, priva di filigrana.

Albrecht Dürer nasce il 21 maggio 1471 ed è il terzo di diciotto figli, molti dei quali saranno impiegati nella bottega del padre, pur senza eccellere come il fratello. Le doti artistiche di Albrecht sono talmente evidenti che il padre decide di affidarlo al pittore Michael Wolgemut, non appena il ragazzo ha quindici anni: si tratta di una delle botteghe di pittori più interessanti ed importanti di Norimberga, che cura le più importanti illustrazioni di libri stampati, ottenute con la tecnica della xilografia. Le tecniche di incisione entrano nella vita dell’artista e non lo abbandonano più: Dürer infatti considera l’incisione come una forma d’arte a se stante, e ne sviluppa e cura temi diversi e innovativi, che lo portano ad essere forse il migliore incisore di stampe. Sposa a ventitre anni Agnes Frey, figlia di un orafo e in questi anni trova il suo primo influente mecenate in Federico di Sassonia, detto il Saggio, grande elettore di Wittenberg, che gli commissiona numerose opere e ne determina sicuramente una velocissima carriera. Il carattere perennemente in bilico fra entusiasmo e soddisfazione del proprio successo e insoddisfazione e quasi una sorta di depressione, o almeno di malinconia esistenziale, lo rendono piuttosto inquieto; da qui l’interesse per i viaggi, la sete di conoscere, capire e vedere. Nel 1495 compie il primo viaggio in Italia, per conoscere dal vero le opere dei maggiori artisti rinascimentali italiani. In particolare è quasi certo che in occasione del secondo viaggio in Italia Dürer incontrò Leonardo da Vinci, con il quale condivideva la visione dell’uomo come parte armoniosa della natura. Alla morte del padre, Dürer si occupa di proseguire l’attività della bottega di oreficeria, coinvolgendo nella gestione uno dei fratelli, Hans, il più dotato. Nel 1509, acquista una casa e si afferma come artista agiato e benestante, oltre che come uomo di notevole cultura. Lo spirito libero lo porta anche a dedicarsi a forme d’arte inconsuete e originali, come per esempio alla realizzazione di oggettistica di alta oreficeria, mettendo a frutto le conoscenze apprese da ragazzo nella bottega del padre, oppure l’attenzione alla miniatura ed alle illustrazioni di libri (in particolare quelli dell’amico umanista Wllibald Pirkheimer) e addirittura alla progettazione di sculture e di particolari di architettura e arredo, come fontane, monumenti o lampadari e cornici per le proprie opere. Durante gli ultimi anni il pittore tedesco, in parte amareggiato e colpito dall’incalzare di eventi violenti (come la rivolta contadina) e le imponenti tensioni sociali, abbandona la pittura per dedicarsi alla realizzazione di trattati didattici: ne porterà a compimento tre corredati di illustrazioni ed incisioni bellissime. Muore improvvisamente il 6 aprile 1528.

Dürer, Cavaliere che vince il drago
Dürer, Il penitente, 1510
Dürer, Autoritratto, 1552. Si è raffigurato quale penitente, che tiene in una mano uno scopino e nell’altra una frusta di cordicelle, per battersi sulla nuda carne, nello sforzo insensato di vincere le pulsazioni sessuali
Dürer, Ecce Homo

Dürer, Ecce Homo (dalla serie: La Grande Passione), xilografia di mm. 394×284,
© 2019 Pinacoteca Nazionale di Bologna (inventario n. PN 1508). Bibliografia: W.L. Strauss, The Illustrated Bartsch, 10 Commentary, New York, 1981, p.250, n.209, B.9 (117); M. Faietti in I grandi maestri dell’ incisione nelle raccolte della Pinacoteca Nazionale di Bologna. Dürer, Rembrandt, Castiglione Genovese, catalogo della mostra a cura di M. Faietti (Bologna 1983), Bologna, 1983. p. 15; J. Kantor, Dürer’s passions, Cambridge, 2000; G. Bartrum, Albrecht Dürer and his legacy: the graphic work of a Renaissance artist, London, 2002; G.M. Fara, Albrecht Dürer, Firenze, 2007, p.186-188, n.89f.

Dürer, Tradimento di Giuda, 1508
Dürer, La Piccola Passione
Dürer, Rinoceronte, 1515
Dürer, Melencolia I, dettaglio (1514; incisione a bulino, 23,9 x 19 cm; Roma, Istituto Centrale per la Grafica)
Dürer, Due scene popolari, 1514
Dürer, Noli me tangere; cioè: Cristo risorto appare a S. Maria Maddalena
van Leyden, Ritratto d’uomo
van Leyden, scena campestre
Propaganda luterana, antica stampa
Il Fondaco dei Tedeschi, a Venezia, antica stampa

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