ZANENGA, 1942, Certezze

1890-1900. Tessera dell’Unione Militare

Articolo tratto da: «Dolomiti. Settimanale del fascismo bellunese», a. II, n. 7, 13 dicembre 1942.

Idrofobi cerusici van seminando prognosi riservate. Ricettatori di veleni orientali ed occidentali, capaci di produrre in breve tempo le più violente morti, sono affannosamente scartabellati.

Le più disparate malattie sui fogli più disparati: desinenze in “ite” ed in “osa”. Termometri e cronometri, a misurar la febbre, a contare il numero dei battiti.

Ma le prognosi si rivelano puri parti di fantasie malate. I veleni non servono. Questi fascisti sembrano immuni dalle ferite fatte da frecce intrise nel curaro.

Le desinenze in “ite” ed in “osa” hanno il sapore di muffe e di vecchie scartoffie. Non reggono alla luce del sole. Ed il vento disperde turbinosamente i disparati fogli.

Nei termometri il mercurio segna un livello costante: è su 37 gradi, niente di più, febbre; niente di meno, debolezza. Ed i cronometri, se non sono falsati nei loro movimenti, battono il ritmo all’unisono con il nostro cuore.

Il cuore dei fascisti non ha incertezze, non precipitazioni. È un fermo caldo cuore di uomini perfettamente sani. Certezze.

Certezze fondate sull’operato di tutti i giorni passati.

Certezze derivate dalla coscienza che ognuno di noi ha di poter contare su tutti i suoi camerati, come su se stesso, più che su se stesso.

Certezze radicate negli animi nostri dalla valutazione cosciente degli eventi.

Certezze sulle capacità eroiche del popolo italiano (non sogghignate cerusici idrofobi, non a voi l’onore di ritenervi italiani, non a voi!) del forte, fiero e santo popolo italiano. Certezze e certezze.

Il nostro domani è certo, antifascisti di tutte le razze, di tutte le specie!

Il nostro domani è certo, bianchi, neri, rossi, gialli, olivastri, propugnatori dell’ibrido verbo giudaico-bolsevico-plutocratico-liberale!

Il nostro domani è certo!

Noi moriremo forse domani. Ma la nostra idea vivrà.

1921. Domenica del Corriere. Copertina dedicata all’Aviazione italiana Coppa Baracca a Ravenna Pino Bin

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