20 settembre 2020, c

POST IN COSTRUZIONE

CROTTI, Azzolina: chi è davvero il ministro che ha in mano la nostra scuola

Articolo di Evi Crotti, del 20 settembre 2020 (di oggi), tratto da: https://www.ilgiornale.it/news/politica/azzolina-chi-davvero-ministro-che-ha-mano-nostra-scuola-1891398.html – Il sottotitolo dice: «L’illeggibilità della firma depone per la presenza di sensi d’inferiorità vissuti nel passato e non ancora del tutto risolti».

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina sembra avere un asso nella manica, che peraltro usa con maestria: l’immagine di sé, alla quale tiene molto e che pertanto cura con particolare interesse.

Persona loquace, fino a rischiare punte di logorrea, sembra avere «poche idee, ma confuse», che compensa con la convinzione di possedere una competenza adeguata, per cui finisce per sfoderare saccenti consigli (vedi lettere oscure e illeggibili, e triplice sprofondamento verso il basso delle lettere). Ciò sta a indicare un forte attaccamento al tangibile, per il quale investe molte delle proprie energie.

L’illeggibilità della firma depone per la presenza di sensi d’inferiorità vissuti nel passato e non ancora del tutto risolti, per cui rischia di recuperare la propria autostima attraverso la ricerca di conferme da parte degli altri. Se però non dovesse riuscire a trovare appoggi e ad organizzare il proprio pensiero con consequenzialità, rischierebbe di perdere quella apparente sicurezza (leggi sicumera) costruita con tanta fatica, restando priva di credibilità. Infatti, se contrastata o toccata nell’orgoglio, potrebbe manifestare suscettibilità e reagire in modo del tutto imprevedibile, persino con scatti di nervosismo.

Affettivamente parlando, sembra di poter cogliere una personalità che tende a sublimare le pulsioni affettive attraverso un costante e deciso impegno nel mondo del lavoro, in particolare in quello pedagogico infantile. Ciò la porta a sacrificare il mondo degli affetti e parte della femminilità in favore di una crescita sociale fatta di compensazioni e di ambizioni fino all’arrivismo. Il tutto però è caratterizzato da un’ansia di tipo anticipatorio (vedi lettere stiracchiate e oscure) che la porta a vivere tutto con tensione e senza una precisa consequenzialità tra pensiero e azione. 

[Viene riportato a questo punto un link che apre al seguente documento, con firma dell’Azzolina]:

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