9 maggio 2019, a

Buongiorno! A Coi c’è ancora un po’ di neve, il cielo è completamente nuvoloso e la nebbia bassa impedisce la visione delle montagne. Alle ore 9, avevamo 9°C. Non appena la neve si ritira, compaiono però i prati verdeggianti, il che significa che quest’anno non riusciremo a goderci le distese fiorite dei crochi, essendo nascosti (se mai sbuchino) dalle erbe. Da tre giorni, sono perseguitato dal mal di denti, sicché – per un motivo e l’altro – riesco a fare ben poco, a parte la ricerca ed elaborazione delle immagini da internet.

FIORI

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NEL 1855 PAPA PIO IX SUBÌ UN ATTENTATO?

Elmo della Guardia Nobile di Pio IX

È l’interrogativo che sorge leggendo una lettera, assolutamente inedita, dell’Archivio Sorico del Baliato dai Coi (busta 20, cartella 1), nella quale ad un certo punto si dice: «Avrete già sentito il gran pericolo cui incorse Pio IX. essendosi sfondato un pavimento a S. Agnese fuori delle mura, precipitando il Papa con molti distinti personaggi e un gran numero di Propacandisti in un tinello. Il Papa non ha ricevuto alcun nocumento; si dice che il Generale Francese abbia fatto il sangue dalle orecchie, e che alcuni Propacandisti stiano in cattivo stato. In Roma vi furno per tutte le Parocchie e [basiliche] Patriarcali ec. solenni tridui di ringraziamento, come anche nella Messa vi è l’Oremus pro gratiarum actione [= in rendimento di grazie]».

Ma erano così mal ridotti certi pavimenti sui quali veniva fatto camminare il Papa? Era proprio così casuale quell’incidente? Fatto si è che lui e tutto il suo seguito finirono, come in una trappola, nel tinello sottostante, con una caduta nel vuoto i cui pericoli sono ben immaginabili. Interessante anche l’informazione, offertaci dalla lettera, che il Papa si muoveva in pubblico scortato da militari dell’esercito francese e, almeno in quella circostanza ma forse sempre, persino da un generale.

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Così in un’immaginetta sacra, popolarmente detta santino, nel 1848 veniva descritta la «Storia iniziale dell’umanità». Si tratta di una bella litografia di Doyen, stampata a Torino dall’editore Verdoni. Una copia originale è posseduta – come si vede – dall’Archivio Storico della città di Torino.

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GEOCENTRISMO. Quando avevano l’idea che la Terra, naturalmente piatta, fosse al centro dell’universo, sorretta dalla mano del buon Dio (il che resta vero, peraltro), la immaginavano come si vede in questo disegno, più o meno antico.

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Immagini sotto: Già da qualche decennio, ma soprattutto negli ultimi anni, i maschi dimostrano un interesse sincero e costante per le loro mutande!! Esistono persino delle nuove aziende e dei nuovi negozi, specializzati per questo prodotto. La cosa in sé non è male, ma fa pensare: che siano questi i nuovi valori? Che sia un segno del progresso globalista e mondialista? Dal culto di Dio al culto delle mutande!

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