Innamorarsi in URSS. Telefonino, come sei cresciuto! Trenta frasi

Ieri e ieri l’altro c’è stato maltempo: il cielo è stato quasi sempre coperto, a tratti con pioggerella. Da ieri sera in valle di Zoldo è cominciato a nevicare e questa mattina a Coi abbiamo trovato mezzo metro di neve. Oggi, durante il giorno, a momenti è stato sereno, o quasi, a momenti nebbioso.

INNAMORARSI IN URSS

«INNAMORARSI IN URSS» è il titolo dell’articolo fotografico che ora ripubblico. Lo ricavo dal link: https://it.sputniknews.com/foto/201904057491615/ , dove ha questa introduzione: «In questa galleria fotografica dagli archivi siamo andati a ripescare una serie di immagini che ritraggono giovani innamorati durante i loro appuntamenti galanti in varie situazioni tipiche della vita negli anni dell’URSS. Una volta si usciva di più ed i fotografi andavano volentieri alla ricerca delle coppiette per immortalare i loro attimi d’affetto, all’ombra di una statua di Lenin, tra le aule dell’università, in spiaggia durante i campi di lavoro estivi».


1959 – “Amore al mare”: due studenti dell’Istituto Tessile di Mosca durante le vacanze estive in una località sul Mar Nero

1959 – “M’ama o non m’ama?” Due studenti del Politecnico di Odessa su una spiaggia del Mar Nero

1963 – “Versi”: una coppia legge insieme un libro di poesie in un parco

1964 – Dietro la prima pagina del giornale “Literaturnaya Gazeta” due innamorati si scambiano tenerezze, seduti una panchina di un parco a Mosca. (E non si accorgono che stanno tenendo il giornale al contrario)

1964 – “Ti fidi di me?” Evidentemente si, per essere seduti insieme su un muretto a strapiompo su un paesaggio montano del Caucaso

1969 – “Siediti qui” una coppia a Yerevan, in Armenia

1970 – “Aspettami Amore”: un uomo attende la sua amata con una rosa in mano, in una via del centro di Odessa

1970 – “Note d’amore”: una coppia di musicisti sulle sponde della Neva nell’allora Leningrado

1970 – Foto “rubata” di un appuntamento tra due studenti dell’Istituto di Ingegneria dei Trasporti di Mosca

1972 – “Vieni con me”: due giovani mano nella mano in un campo vicino al fiume

1973 – Innamorati in una via di Vilnius

1973 – “La pupa, il secchione e l’altro”: amore in aula universitaria all’Istituto del Commercio Sovietico di Mosca

1974 – “Ci vediamo dopo”: due giovani dopo il turno di lavoro al cantiere della centrale idroelettrica di Ust-Ilimsk, sul fiume Angara

1974 – “Sapore di sale”: una coppia passeggia in riva al mar Baltico in Lettonia

1976 – “Una capanna per due”: una giovane coppia ritorna al suo bungalow nel villaggio allestito per gli operai impegnati nei lavori di costruzione di un gasdotto ad Orenburg.

1983 – “Ci vediamo sotto la statua di Lenin”: due innamorati nella cittadina di Belaya Zerkov’, in Ucraina

1987 – Mosca, un giovane osserva la sua amata dopo averla riaccompagnata fin sotto casa

1987 – Una coppia in Bielorussia


«TELEFONINO, COME SEI CRESCIUTO!»

Questo è il titolo di un articolo fotografico che ora riprendo. Esso è stato diffuso il 3 c.m. al link: https://it.sputniknews.com/foto/201904037483884-buon-compleanno-telefonino/ , con questa introduzione: «Il 3 aprile 1973 l’ingegnere della Motorola Martin Cooper effettuò la prima chiamata con un telefono cellulare. – Certo, oggi fa strano chiamare “cellulare” o “telefonino”, l’apparecchio usato da Cooper, che pesava un chilogrammo e aveva un’ autonomia di 35 minuti con 10 ore di ricarica. – Eppure il DynaTAC 8000X, acronimo di “Dynamic Adaptive Total Area Coverage”, è stato il primo telefono portatile e venne usato dall’ingegner Cooper per avvisare il collega Joel Engels, della rivale Bell Labs, che la Motorola ce l’aveva fatta ad inventare un dispositivo simile. – Da allora ad oggi sono passati 46 anni, e quel lontano aggeggio grosso e scomodo è diventato piccolo, superaccessoriato e quasi più nessuno si ricorda che per prima cosa serve per telefonare».


Cambridge, 1965 – Carol Ann Bowler con un telefono in miniatura nella mano sinistra, mentre il ricevitore è nascosto nella sua borsetta

Hannover, CeBit, 1990 – Una ragazza “tasta” il modellino di un ufficio portatile, contenente un notebook, una stampante ed un telefono portatile.

Ho Chi Minh City, 1996 – giovani lavoratori montano un manifesto pubblicitario della Motorola, su cui è raffigurato uno StarTac

Tokyo, 10 marzo 1999 – una coppia di giovani innamorati giapponesi fotografata con i rispettivi cellulari ricoperti da una cover a tema

Hanoi, 2002 – Una venditrice di frutta passa accanto ad una riproduzione gigante di un telefonino Nokia 8310

Anno 2003, l’ex capo del reparto Designe della Motorola, Rudy Krolopp, posa con in mano i primi due telefoni cellulari prodotti dalla sua azienda: il DynaTAC 8000X e l’International 3200

Hannover, 19 marzo 2003 – Doris Koepf fotografa il suo – allora – marito e cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, intervistato da Kai-Uwe Ricke, direttore di Deutsche Telekom

Francia, estate 2003 – una ragazza comunica via sms ai suoi amici che si trova sulla spiaggia

Mosca, 2004 – una ragazza parla al cellulare del suo succo di frutta preferito

Mumbai, 2005 – una modella pubblicizza il nuovo modello di telefono cellulare Haier

Mosca, 2006 – Un ragazzo mostra agli amici il suo nuovo telefono cellulare, dotato di fotocamera a bassa risoluzione

Seul, 2007 – Un passante davanti ad un manifesto pubblicitario della Samsung

Guyana Francese, 2007 – due bambini del villaggio di Sinnamary fotografano il fotografo russo Alexey Panov con il proprio telefonino

Jakarta, Novembre 2011 – una ragazza musulmana impegnata con il suo smartphone durante il rito dell’ Id al-adha, la festa del Sacrificio

Tbilisi, 2018: spettatori filmano con i propri telefonini l’esibizione di un gruppo folcloristico in occasione del festival culturale “Tbilisoba”

San Francisco, 2007 – Steve Jobs, CEO di Apple presenta il primo iPhone alla conferenza MacWorld di San Francisco

TRENTA FRASI DI CUI DESIDERO TENER NOTA E CHE DESIDERO CONDIVIDERE

I) «Gli animali saranno pure bestie, ma gli uomini possono essere mostri». Commento: C’è un gran discutere sulla differenza o non differenza di significato tra il termine bestia e quello di animale. Mostro è termine che indica qualcosa di diverso ancora, una deformazione o mostruosità, non tanto una malvagità. La frase, perciò, è più suggestiva che giusta.

II) «Non c’è peggiore nostalgia che rimpiangere quello che non è mai successo» (J. Morrison). Commento: A dire il vero, nessuno rimpiange ciò che non è mai e per nulla esistito; eventualmente, si ha rimpianto di un’occasione persa, di qualcosa di non portato a termine, quando si poteva farlo, ma è pur sempre perché in quel momento era, nel suo piccolo e come primo passo, un qualcosa di reale.

III) «La vita non si calcola attraverso il numero di respiri che facciamo, ma attraverso i momenti che ci lasciano senza respiro» (Maya Angelou). Commento: E’ così, non è la quantità materiale di ossigeno che entra nel nostro corpo a far della nostra vita una vita completa; oh, certo, l’ossigeno è indispensabile; ma se succede che, mentre il corpo è perfettamente ossigenato, l’anima geme, che vita è? C’è bisogno, per vivere, dello stupore del vivere e questo, in definitiva, è forte abbastanza se si fa, da prima senza accorgersi, preghiera.

IV) «Una banca è un ente che ti presta soldi se puoi dimostrargli che non ne hai bisogno» (Bob Hope). Commento: Il meccanismo del prestito è più complesso di quanto materialmente dica questa frase, ma la sostanza è vera, perché le banche si garantiscono il rientro e quindi, in definitiva, non danno a chi ha bisogno in assoluto ma solo a chi ha, assieme ad un bisogno urgente, una reale capacità di garantir loro tale rientro; danno cioè, in ultima, a chi è povero fin là e là e non ha chi lo è in assoluto.

V) «Io sono per la chirurgia etica: bisogna rifarsi il SENNO» (A. Bergonzoni). Commento: Divertente e vero!

VI) «L’uomo veramente libero è colui che rifiuta un invito a pranzo senza sentire il bisogno di inventare una scusa» (Jules Renard). Commento: La frase mi sembra più brillante che vera. Anche l’uomo perfettamente libero ha dei doveri di cortesia e, posto di fronte ad un invito, pur senza ricorrere a delle scuse, ha l’obbligo di giustificare un suo eventuale diniego.

VII) «La scoperta di un nuovo piatto è più preziosa per il genere umano della scoperta di una nuova stella» (Anthelme Brillat-Savarin). Commento: Non è vero in assoluto, ma solo per chi nella scala dei valori mette il panem et circenses al primo posto, ossia crede che – in definitiva – gli esseri umani non siano altro che delle macchine biologiche.

VIII) «Prima di sposarmi avevo sei teorie sull’educazione dei figli; ora ho sei figli e nessuna teoria». Commento: Ottimo!

IX) «Ho avuto sfortuna con entrambe le mie mogli: la prima mi ha lasciato, la seconda no». Commento: Potrei dire che è una battuta divertente, ma anche che quest’uomo non sa godere i doni e le persone che incontra nella vita.

X) «Un giorno Beethoven, prima di un concerto, vide tra il pubblico un uomo vestito elegantemente: era suo fratello farmacista, ricchissimo ma stupido, che non poteva sopportare. Chiese all’impresario di allontanarlo, altrimenti non avrebbe eseguito il concerto; e l’impresario, per evitare lo scandalo, si vide costretto a farlo, restituendogli il prezzo del biglietto». Commento: Resto perplesso.

XI) «La cultura è un bene comune primario come l’acqua; i teatri, le biblioteche e i cinema sono come tanti acquedotti» (Claudio Abbado). Commento: Perfetto!

XII) «L’espressione ‘Abbassare la cresta’ deriva dal mondo animale; è, infatti, l’atteggiamento tipico del gallo quando perde il confronto con l’avversario. Indica la necessità di abbassare le proprie pretese e di adattarsi alla situazione, specie se si è in difficoltà». Commento: Buona da sapersi.

XIII) «Due sguardi sanno tenersi per mano»: bella espressione.

XIV) Ho letto che, nei suoi primi anni di regno, l’imperatore romano Domiziano, aveva l’abitudine di chiudersi in una stanza e dedicarsi ad uno dei suoi svaghi preferiti: infilzare con un aghetto le mosche. Il proconsole Vibio Crispo, a chi gli chiedeva se c’era qualcuno con l’imperatore, rispondeva: «Neppure una mosca». Così la smerciano e può essere vera, ma credo fosse un divertimento stupidotto che l’imperatore si concedeva per pensare, intanto, a cose ben più gravi. Ne avrei da fare esempi al riguardo; uno fra tutti: il fumare una sigaretta mentre si tenta di prendere qualche decisione.

XV) Eugène Weidmann è stato l’ultimo criminale ad essere giustiziato pubblicamente con la ghigliottina. Era il 17 giugno 1939, a Versailles, appena fuori della prigione. Era colpevole di vari rapimenti e di almeno cinque omicidi.

XVI) «E’ raro che una felicità si posi proprio sul desiderio che l’aveva invocata» (Marcel Proust): bello!

XVII) «Non solo il giorno, ma tutte le cose hanno il loro mattino».

XVIII) «Quando ti alzi, al mattino, pensa quale prezioso privilegio sia essere vivi, respirare, pensare, provare gioia e amare» (imperatore romano Marco Aurelio).

XIX) «Svegliandomi, questa mattina, sorrido: ventiquattr’ore nuove di zecca sono davanti a me» (Thìc Nhat Hanh).

XX) «Devi attraversare il fiume prima di dire al coccodrillo che ha l’alito cattivo»: questa vale per me, soprattutto nei rapporti con i superiori.

XXI) «Il coraggio non può essere contraffatto: è una virtù che sfugge all’ipocrisia» (Honoré de Balzac). Commento: vero, ma a volte bisogna fingere di aver coraggio, quando non lo si ha; ed è questa finzione, che non è ipocrisia, la prova suprema del coraggio stesso.

XXII) «L’amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande» (Woody Allen); domande o scorciatoie alle risposte?

XXIII) «Ho passato la vita a guardare la gente negli occhi; è l’unico luogo del corpo dove forse esiste ancora un’anima» (José Saramago).

XXIV) «La mente è come l’ombrello: per funzionare deve essere aperta» (Albert Einstein).

XXV) «Quando un tramonto non ci dà più emozioni, significa che l’anima è ammalata».

XXVI) «L’amico migliore è quello con cui ti puoi sedere sotto un portico senza dire una parola e un po’ alla volta sentirti come avessi fatto un lungo discorso».

XXVII) «Certi sogni sono irraggiungibili, come le stelle; ma quant’è bello alzare gli occhi e vedere che sono sempre là».

XXVIII) «Quanti eliminano l’amicizia dalla vita, eliminano il sole dal mondo» (Cicerone).

XXIX) «Vivi una sola volta, ma se lo fai bene, una volta è sufficiente»(Mae West).

XXX) «Ho sempre tentato, ho sempre fallito. Non discutere: tenta ancora, fallisci meglio» (Samuel Beckett).

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