MORA, Sulla proposta «legge Zan» il Vaticano mostra tutta l’infernale ambiguità che da un po’ di tempo lo contraddistingue

Post del prof. Martino Mora, del 22 giugno 2023 (di ieri), tratto dalla sua pagina Facebook. Il titolo è mio, redazionela (don F. P.).

Modificare una proposta di legge infernale non è affatto cattolico. Cattolico è rifiutarla. Il Vaticano che tira in causa il Concordato, ma che si rifiuta di affermare l’intrinseca malvagità sovversiva della proposta di legge Zan, chiedendo semplici modifiche, seppure importanti, è Il Vaticano del compromesso al ribasso. E si badi bene che non si tratta di una legge già approvata, per la quale si chiederebbe una modifica come male minore, per salvare il salvabile, ma di una legge non ancora approvata, che colpisce al contempo la libertà, la sana educazione e l’esistenza stessa della differenza sessuale, cioè la verità antropologica, affermando inolte che alcune categorie debbano godere di una tutela maggiore rispetto alle altre, andando contro persino al principio dell’uguaglianza di fronte alle legge.

Cosa c’è da conservare nella proposta Zan? Che cosa c’è da conservare in una legge anticristiana ed antiumana? È da bloccare e basta. Ma il Vaticano non ha il coraggio di denunciare il male, quale sarebbe suo dovere. Si limita a chiedere modifiche, affermando che il ddl Zan non è da rigettare interamente, quindi è parzialmente buono, almeno nelle intenzioni del promotore. Falso: le intenzioni sono pessime, sovversive e anticristiane.

Il Vaticano rifiuta quindi di denunziare il male in quanto male. E, non denunziando il male, viene per l’ennesima volta meno al suo compito. Concordato o non Concordato.

ALCUNI DEI COMMENTI

Elena Bettati: Il Vaticano fa parte del sistema. Purtroppo…

Alberto Godena: Il kompagno Bergoglio, dopo anni di convinta militanza a sinistra, di strenua difesa del politically correct e dell’arcobaleno in ogni sua variante, pare sia stato immediatamente fanculato dai suoi kompagni sulla sua timida richiesta di modifiche alla legge Zan. Come insegna la storia, dalla rivoluzione francese a quella russa, dove chi ha cercato di appoggiare la rivoluzione ma con qualche distinguo è finito o sulla ghigliottina o davanti al plotone di esecuzione. Chissà se pure El Pampero avrà capito che ad accarezzare un coccodrillo si rischia di perdere un braccio.

Silvia Piovesan: [riporta un testo del prof. Davide Lovat:] «Articolo 7 della Costituzione italiana: “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale”. SPIEGAZIONE: Nella Repubblica Italiana coesistono due entità indipendenti e sovrane: lo Stato e la Chiesa Cattolica, ciascuno nel suo ambito di competenza. I Patti Lateranensi (1929) e le successive modifiche (1984 e 2002) regolano i rapporti tra i due Enti. / Non è perciò lo Stato della Città del Vaticano, che è indipendente per conto suo, a venire tirato in ballo da questo articolo, ma la Chiesa che è una realtà diversa da quella giuridico istituzionale. / ATTUALITà: Nel caso del ddl Zan è evidente come lo Stato invaderebbe l’ordine morale e spirituale che è competenza esclusiva della Chiesa, violando la netta separazione degli ordini di competenza dei due Enti ugualmente indipendenti e sovrani della Repubblica Italiana, trasformandosi in “Stato etico” a vocazione totalitaria. / Sbaglia grandemente, dimostrando di non conoscere la Costituzione, chi ritiene un’ingerenza di uno Stato straniero questo intervento della Santa Sede, poiché tale intervento è perfettamente rispettoso della Costituzione che invece lo Stato andrebbe a violare se approvasse  il ddl Zan. / https://tg24.sky.it/…/06/22/ddl-zan-vaticano-concordato…».

Fabio Fabbi: Questo accade per la teologia ondivaga di Bergoglio, possibilista sulla Legge Zan. È la riprova che Vaticano & Company campano di ambiguità.

Giovanna Librino: Però il Vaticano non ha detto nulla quando i poliziotti sono entrati nelle chiese per bloccare la Messa! Né Concordato, né Patti Lateranensi!

Michele Fabbri: Tutti succubi della sinistra.

Claudio Cerri: Interessanti e ben documentate le considerazioni di Silvia Piovesan. Io comunque, nei panni del Vaticano, non avrei invocato il Concordato, ma mi sarei opposto fortemente e pubblicamente al Ddl argomentando in merito alla sua pericolosità, iniquità e incongruenza giuridica.

Alberto Girotti: https://www.youtube.com/watch?v=i-yl0axlfgM /  YOUTUBE.COM

Marco Calzolari: L’atteggiamento vaticano degli ultimi 60 anni proviene direttamente dalla teologia mefitica di Gaudium et Spes.

Giuseppe Cozzolino: Figurati che io mi aspettavo addirittura che non si opponesse per nulla, dato l’andazzo.

Claudio Cerri: Il Vescovo della mia diocesi, Mons. Suetta, ha dchiarato: «Per me non c’è nulla da contrattare nel merito del Ddl Zan. Della cosiddetta teoria del gender non si può condividere assolutamente nulla». Un Vescovo che parla chiaro è un sollievo per lo spirito.

AlesSandra Falco: Il Vaticano va a braccetto col male.

Fabrizio Fabbri: Ottimo Mora.lucido. Condivido in pieno.

Stefano Bataloni: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10159271184372383&id=584042382

Teresa Vitagliano: Mai scendere a patti con il male. MAI.

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