ZERBINATO, Gesù fu messo a morte in nome del bene comune

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Post di Alessandro Zerbinato, del giorno d’oggi, sulla sua pagina Facebook.

Nel vangelo di san Giovanni, ai versetti 49-50 del capitolo 11, leggiamo: «Uno di loro, di nome Caifa, che era sommo sacerdote in quell’anno, disse: “Voi non capite nulla e non considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione intera”». Stando a questo brano storico, Gesù fu messo a morte nel nome del bene comune. Questo ci dice che non è da ieri che si commettono crimini inenarrabili in nome di un presunto bene comune.

Notate che pure allora i Draghi e i Conte, gli Zaia e i Fontana, gli Zingaretti e i De Luca, i Monti e i Mattarella si occupavano con passione del bene della società; e notate che, come Caifa, anche loro erano intimamente convinti che gli altri non capissero nulla e non sapessero dove stesse il bene comune. Intanto, la folla, da loro aizzata, gridava intanto il suo: «Crucifige!», «Crocifiggilo!», e solo pochissimi seppero riconoscere la verità [di quello che stava succedendo], rimettendoci il posto di lavoro e la vita, come santo Stefano e tutti i martiri. Ma guai, guai, mille volte guai ai responsabili di quello come di questi omicidi, guai a loro, a chi li aiuta o ne è connivente!

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